Rebranding: quando è il momento giusto e come farlo con successo
Ogni brand attraversa momenti in cui evolversi diventa fondamentale. A volte cambiare non è solo un’opzione, ma una necessità per restare competitivi e rilevanti. Ma come capire quando è il momento giusto per un rebranding? E soprattutto, come farlo senza perdere l’identità del marchio?
Cos’è il rebranding
Il rebranding è un processo di rinnovamento dell’identità di un’azienda: può coinvolgere logo, sito web, tono di voce, colori e comunicazione visiva. Non si tratta solo di un cambio estetico, ma di un’evoluzione strategica, che riflette nuove ambizioni, nuovi pubblici o un posizionamento diverso sul mercato.
Quando è il momento giusto
Il rebranding è opportuno quando il brand non rispecchia più chi sei o chi vuoi diventare. È utile, ad esempio, se il tuo pubblico è cambiato, se il logo appare datato, se hai affrontato una crisi reputazionale o se la tua realtà si è fusa con altre. In questi casi, aggiornare l’immagine è un passo naturale per allineare comunicazione e identità.
Come fare un rebranding efficace
Tutto parte da un’analisi del brand attuale: cosa funziona davvero? Cosa invece è superato o incoerente con i tuoi valori? Serve poi uno studio attento del pubblico e del mercato, per allineare il messaggio con le esigenze attuali dei clienti. Solo dopo arriva la fase creativa, in cui un’agenzia può aiutarti a sviluppare una nuova identità visiva coerente e riconoscibile. Infine, è fondamentale comunicare il cambiamento in modo trasparente e coinvolgente, spiegando le motivazioni e valorizzando il percorso fatto.
Errori da evitare
Nel rebranding è facile cadere in alcune trappole: seguire ciecamente le mode, stravolgere tutto senza una strategia chiara, o ignorare come il pubblico percepisce il cambiamento. Senza una visione, il rischio è confondere o perdere la propria audience.
Caso studio: il rebranding di Labcom a cura di Pringo
Un esempio concreto del nostro approccio strategico al rebranding è il progetto realizzato per Labcom, il Laboratorio di Comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il contesto
Labcom si occupa di ricerca sui media digitali, la comunicazione contemporanea e le dinamiche sociali. L’esigenza emersa era chiara: rinnovare l’identità visiva per riflettere in modo più coerente la natura interdisciplinare e sperimentale del centro, differenziandosi al contempo dal linguaggio istituzionale universitario.
La sfida
Il nuovo logo doveva parlare a pubblici diversi — studenti, ricercatori, aziende — mantenendo rigore scientifico ma con un tono accessibile, moderno e riconoscibile. Abbiamo lavorato a stretto contatto con i referenti di Labcom per individuare i valori chiave e trasformarli in segni visivi efficaci.
La soluzione
Abbiamo sviluppato un concept visivo che mette al centro l’identità di Labcom:
- Il viola esprime intelligenza, innovazione e tecnologia.
- L’arancione richiama cultura, umanità e relazioni sociali.
- La fusione dei due colori simboleggia l’intersezione tra ricerca, media e società — il cuore del lavoro del laboratorio.
A livello formale, il logo è stato costruito con una geometria modulare e dinamica, ispirata a strumenti di osservazione come il cannocchiale, elemento simbolico che richiama lo spirito dell’attività ricerca, il cui sguardo è sempre puntato all’orizzonte con l’intento di vedere e comprendere più chiaramente i trend, i fenomeni e le tecnologie future. Il risultato è un segno grafico contemporaneo, versatile e perfettamente in linea con l’identità del centro.
L’impatto
Il nuovo logo ha:
- Rafforzato la coerenza tra immagine visiva e posizionamento scientifico;
- Contribuito a differenziare Labcom all’interno dell’ecosistema universitario;
- Offerto uno strumento di comunicazione solido, professionale e riconoscibile, adatto sia ai contesti accademici sia digitali.
Conclusione
Questo progetto dimostra quanto sia importante, nel rebranding, saper ascoltare e interpretare l’identità del cliente. In Pringo – agenzia grafica romana specializzata in branding, social media e webdesign – crediamo che ogni segno visivo debba avere un significato strategico. Non si tratta solo di creare un logo, ma di tradurre valori complessi in una forma chiara, distintiva e funzionale. È così che un brand comunica davvero.